Mi scuserete se per una volta occupo mdrseo per uno sfogo del tutto personale relativo al SEO contest instantempo.Come saprete dalle migliaia di post, risposte su Yahoo! Answers ed il resto, si tratta di posizionarsi ai primi posti di Google con il proprio sito per la parola “instantempo” (tutto minuscolo, con la “n” iniziale” che qualcuno ha dimenticato). Arrivo al punto: già la concorrenza leale è quella che è. Poi scoprire che il mio sito non funziona più (tutto contenuto originale, peraltro, compreso un racconto a puntate che avevo appena iniziato) per colpa, quasi certamente, di ragazzini senza una vita sociale che mi hanno fatto DNS cache poisoning, mi pare una cosa da clinica psichiatrica. Una falla effettivamente molto grave nel servizio DNS, che non tutti i name server sembrano aver risolto adeguatamente, ma che in questo contesto mai mi sarei aspettato. Senza contare che per risolvere bisognerebbe randomizzare le porte di accesso UDP, e questa cosa non tutti i servizi la permettono (purtroppo). Per la cronaca, mai successo nulla del genere in oltre 10 anni di realizzazione blog, siti e portali.
Instantempo.me scomparso
Come vi sarete forse accorti, in effetti, instantempo.me non è attualmente accessibile e punta ad una “splendida” pagina pubblicitaria. Sono francamente allibito da questa circostanza, non tanto per la posta in gioco (che è relativamente misera), quanto per l’emergere di un fenomeno da “guru” che sembra suggerire: “il SEO è roba per adepti, i comuni mortali non possono partecipare“. Esagero?
Non so, forse anche questo rientra nei “segreti” del cosiddetto black hat, o forse è soltanto una cruda constatazione del fatto che questo svolgersi “senza regole” di GT non è, in fin dei conti, una grande idea. Forse scopro l’acqua calda, probabilmente sono un povero illuso, oppure risultero’ un povero frustrato ed ingenuo, magari anche un frignone o quello che preferite affibiarmi: credo pero’ che la competizione sia inevitabilmente falsata. Ne sono talmente convinto che lo scrivo a chiare lettere, non perchè pensi che GT sia una persona indegna (tutt’altro, anche se non ho il piacere di conoscerlo), pero’ questo pensiero me lo suggerisce quello che è successo oggi.
Arrivare a soluzioni di questo tipo, dato che la posta in gioco non è certo l’accesso ai conti correnti di poveri polli, mi sembra francamente un giochino abbastanza fine a se stesso. In tempi non sospetti, del resto, ritenevo la maggioranza degli hacker (ma non tutti, sia chiaro) dei perfetti perdigiorno che mascherano dietro pretese intellettualoidi il loro “saperci fare” con l’informatica. Avete demolito un semplice blogger che cercava di imparare sul campo, e con la massima umiltà, come si lavora con queste cose: complimenti, voi sì che spaccate il culo ai passeri.
Non fa notizia che un “uno qualunque” abbia avuto il proprio sudato blog tenuto a bada da un giorno all’altro: un blog senza alcuna pubblicità, che aveva obiettivamente scarse possibilità di vincita, ma che intende comunque partecipare. Voi, hacker della domenica, per cortesia tornate ai vostri videogiochi, alle vostre “scoperte sensazionali”, ai vostri defacing fini a se stessi, che vantate con l’egocentrismo che avete per definizione: e poi anche alle chat in cui fingete di essere donna, ai blog in cui commentate da perfetti troll, e alle vostre indegne spammate su Facebook. Continuate a vivere nel vostro mondo virtuale, e per carità, non pensiate di fare gli “hacker” anche nella vita reale. Non mi interessa neanche fare i “sottili distinguo” così “politicamente corretti” tra hacker e lamer: semplicemente, tutti uguali.
Rimane come constatazione finale il fatto che per Google 4 paginette messe su per l’occasione contano di più di un intero blog di 50 post originali prodotti in una settimana. Mi scuso con Carlo e con i lettori di mdrseo per il linguaggio, e per questo sfogo perfettamente inutile, ma mi premeva far conoscere questa cosa che mai, forse ingenuamente, mi sarei aspettato.
Sono malati…
non sono né hacker né cracker né lamer…se proprio si vuole usare il termine tecnico inglese che fa figo gli si dice script kiddies…ma in realtà, guardandoli per quel che sono, sono soltanto dei poveri ragazzini asociali pieni di IAD (Internet Addiction Disorder) che gli pare di essere al centro del mondo perché sanno scrivere su una tastiera.
E’ vero…
il SEO è una risorsa che bisogna conoscere, non ci si può e non ci si deve giocare ma questi sono ragazzini che anziché usare le proprie potenzialità e conoscenze in modo costruttivo, amano distruggere. Perché? Invidia evidentemente verso chi senza fare troppo rumore, emerge più di loro. ciao.
Salvatore non devi scusarti, i miei sfoghi sono famosi su questo blog e forse sono le cose che non tutti scrivono, ma questo è un blog reale e limpido ed è giusto cosi. Per quanto riguarda l’accaduto mi dispiace molto, capisco che scrivere 50 articoli in una settimana deve essere stato un lavoro duro e vederlo buttare nel cesso da dei ragazzini da molto fastidio.
Vi ringrazio per la solidarietà: quantomeno mi serve da esperienza per assicurarmi, d’ora in poi, di avere sempre doppia copia di tutti gli articoli.
forse sono io che continuo a sottovalutare l’importanza dei backup, ma in ogni caso entro domani sarò di nuovo in competizione alla faccia di chi non lo vuole (ho recuperato quasi tutto, visto che i geni di byethost – come se non bastasse tutto questo casino – mi hanno chiuso l’account lasciandomi, per fortuna, la possibilità di recuperare i miei dati).
🙂
Ripeto, e concludo, non è per il contest che al 99,99% non avrei vinto, è una questione di rispetto e di non sparare sui bersagli facili. non sono sicuro si tratti di ragazzini, ma di sicuro riguarda il SEO contest, e chi l’ha fatto non meriterebbe neanche la gloria di essere citato.
Ciao Salvatore!
Ma non ho capito… dici che sono stati i polacchi?
Non lo so, mi sembra chiaro che si tratti di scrippettari bravi a fare spam, ma perchè colpire proprio e solo te?
Viceversa la probabilità che uno script kiddy ti abbia colpito totalmente ‘a caso’, sfruttando probabilmente un buco del tuo fornitore di hosting, è abbastanza plausibile, nella generale legge del caos.
Voglio dire: capita anche per i siti ‘veri’, normali, senza avere affatto alcun ‘movente’ reale.
A noi – intendo me e i miei colleghi – è capitato più di una volta di avere siti sotto attacco – pishing del traffico, forum bucati, attacchi DOS.
I backup sono fondamentali nella vita!
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Quello che voglio dire è che nei contest GT capita sempre di tutto di più… ma anche cose peggiori, se vuoi, come segnalazioni allo spam report di Google e operazioni di seo inversa di dubbia efficacia.
Ma hakeraggi così non mi sembra sia mai successo…
Boh, effettivamente pare che i polacchi abbiano varie macumbe dalla loro… tutto può essere, per carità.
Pensi siano stati loro? Ho capito male?
Ciao Guru, guarda è obiettivamente difficile trarre delle conclusioni precise su chi sia stato, e perchè: non appena ho visto giusto instantempo come sito hackato (cosa peraltro confermatami dal mio ormai ex servizio di hosting, specificatamente su quel dominio) non ho potuto fare a meno di pensare ad un boicottaggio maligno e mirato.
Del resto mi sembra anche strano che sia successo giusto a me, in fondo poteva essere anche uno “sparare nel mucchio” che ha colpito me e (ho visto oggi) molti altri siti sul server Byethost.
Ad ogni modo i name server di byethost sembra che stiano avendo problemi da giorni, e non riescono a risolvere!
Però, caso interessante 😉
E la pagina pubblicitaria? Qual’era adesso non si vede più ma sempliemente l’uri non risolve più come se non esistesse 😉
E poi volevo chiederti, ma il dominio lo avevi registrato a tuo nome?
qui non si direbbe:
http://www.nic.me/index.php?whois_name=instantempo&search.x=34&search.y=16
Comunque una cosa l’ho capita mai usare http://www.namecheap.com/
^_^
E’ attivata la privacy del dominio, avendo parecchi siti anche su commessa per me è la prassi farlo… ovviamente ora ho tolto la pagina avvelenata e sto agendo di conseguenza 🙂 Cmq i nameserver erano di byethost, non credo che namecheap c’entri nulla.