Backlink, struttura del sito e contestualità

In questa nuova serie di articoli proveremo ad analizzare la struttura di un sito per comprendere meglio come ottenere dei backlink. Tale analisi ci porterà a considerare con grande attenzione la homepage, che sembrerebbe quella che riceve più volentieri link di ritorno (risaputamente utili al posizionamento).

Quando parliamo di struttura facciamo riferimento alla distribuzione delle pagine sui vari URL, oppure – per semplicità – a quella dei file PHP o HTML nella directory del sito. L’analisi dei link, invece, trova la sua diffusione solitamente attraverso il celebre Pagerank di casa Google: tale algoritmo, come molti di voi sapranno, si basa sull’attribuzione di opportuni “pesi” ai diversi link in base all’autorevolezza del sito che li assegna.

In altri termini il PageRank esprime la probabilità che un navigatore causale raggiunga, prima o poi, quella determinata pagina. A tale riguardo un recente articolo di Thomas Mandl dimostra che esiste una correlazione statistica tra la struttura della pagine ed il numero di backlink che la stessa possiede. Avete mai provato a chiedervi se vengano linkate più spesso le home page o gli URL di un determinato articolo?

Dato che Google tende a promuovere l’originalità e la specificità, ci aspetteremmo che i backlink più “densi” siano quelli specifici: in realtà – strano a dirsi, forse – questo non è vero nella maggioranza dei casi. In altri termini sembra che la tendenza della pratica spontanea del backlinking sia quella di concedere link alle home-page dei vari siti piuttosto che ad un URL specifico. Effettivamente questa osservazione sembra ragionevole nel momento in cui si considerano i link autorevoli che decidono di concederci i siti più importanti, i quali al massimo sono interessati ad una descrizione generale del sito o al feed RSS, e molto più raramente si “sporcheranno le mani” indicando l’URL esatto di una determinata risorsa. Quando parlo di siti importanti, per la precisione, mi riferisco sia alle directory o aggregatori a cui sottoponiamo le nostre risorse, sia ai portali generalizzati e/o di settore.

Queste osservazioni meritano un approfondimento, ed il primo modo per affrontarle è chiedersi cosa è una correlazione statistica. Con tale quantità si indica di fatto la tendenza di una variabile casuale (nello specifico, la posizione della pagina nella gerarchia delle directory) a variare in funzione di un’altra (il numero di link concessi alla stessa).

Tale relazione non deve quindi certamente essere interpretata come di stretto causa-effetto, bensì come semplice indicatore di un trend che vale nella maggioranza dei casi. In altri termini tale osservazione non vale assolutamente come regola da seguire in generale: prova ne sia il fatto che molti blogger tendono a linkare i contenuti specifici e non le home-page. Sarà questo il motivo per cui i backlink all’interno dei commenti dei blog altrui (a prescindere dal nofollow) sembrano non funzionare?

Certamente, comunque, se da un lato risulta utile sapere che si tende a dare popolarità ai siti interi piuttosto che alle singole pagine, dall’altro è necessario tenere conto della contestualità dei link. Se è vero che Google premia gli anchor text ottimizzati, ad esempio, bisogna tenere presente che è meglio “violare” la tendenza generale e fornire sempre riferimenti che siano specifici. Questo gioverà sia a se stessi che alla struttura del WEB in generale, ma non sempre porterà i frutti che ci aspettiamo.

Esiste certamente una sorta di contraddizione, ad ogni modo, nel richiedere link specifici (con tanto di descrizione testuale) e nel vedere che in più della metà dei casi a prendere il link di ritorno è il sito in toto. Quello che possiamo dedurre da questa analisi è che la qualità globale del sito sembra inficiare pesantemente la valutazione che i motori di ricerca ne fanno, ed il conseguente posizionamento.

Nel prossimo articolo provero’ ad analizzare alcuni possibili “criteri di qualità” di un sito affinchè possa essere considerato valido, promosso sulle SERP e linkato il più possibile.

Immagine pubblicata originariamente su Flickr! con Licenza Creative Commons.

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