Il rischio derivante dall’esasperazione dell’aspetto social dei vari blog, uno dei probabili trend SEO del 2011.
Personalmente trovo abbastanza fuorviante l’evoluzione grezza dei social per il posizionamento, visto che in primo luogo trovo inutile introdurre questi nuovi elementi se prima non si risolve con maggiore decisione il problema del link spam, del black hat che porta avanti contenuti spazzatura e simili. Il mio dubbio è che questo approccio in cui tutti valorizzano i social arrivi a far scomparire, nella peggiore delle ipotesi, tutti i “piccoli” blog-marketer che non dispongano di buona fama – magari perchè non hanno i mezzi materiali per poterlo fare come tanti colleghi più “grossi”. E’ indubbio che avere un numero di contatti a cui piacciono le nostre “cose” avrà un ruolo determinante, e questo potrebbe spingere – senza eccessiva ipocrisia – molti piccoli a guadagnarsi l’approvazione degli utenti con modi poco corretti o poco trasparenti.
Ma si tratta solo di una previsione, in fondo: del resto non bisogna neanche credere (e sperare) che – come tutti tendono a ripetere un po’ a pappagallo sulle varie testate – il social abbia questi sviluppi così determinanti, anche se esiste a mio avviso il rischio concreto che avranno visibilità soltanto coloro i quali… già ne hanno una, mentre gli altri rimarranno nell’anonimato. Sarà difficile emergere, insomma: lo era già prima, figuriamoci in modo social.
In altri termini la svolta social-SEO rischierà di diventare un boomerang, per cui la cosiddetta “coda lunga” tenderà a diradarsi, molti blogger molleranno per frustrazione ed i contenuti realmente validi difficilmente saranno votati dalla “social-massa critica”, che tenderà sempre a dare preferenze per profili finti basandosi esclusivamente sulle apparenze.
E poi? A quel punto altro che trustrank: bisognerà forse parlare di una sorta di user-rank con tutti i “rischi” che comporta? Va bene dare il potere agli utenti, ma renderli il criterio principale per il posizionamento (come pare sarà) sarà un discreto problema per tutti coloro che non rappresentano direttamente Google, Apple e simili. Sia chiaro che la mia vuole essere una critica costruttiva, in fondo le “regole” di cui si discute non sono scritte da nessuna parte, per cui mi limito a fare la mia modesta proposta di 1) non boicottare nè criminalizzare questi strumenti nel 2011, anche se vi sembraranno irrilevanti per la vostra “immagine” 2) utilizzarli comunque in modo più ragionato valorizzando quello che davvero ha valore nei vostri contenuti.
Il social fa bene se utilizzato in modo corretto, e nessuno puo’ pensare di starne fuori per scelta “di tradizione” o di boicottaggio: tuttavia bisognerà capire come avviene di fatto il ranking dei profili, sperando che non diventi sul serio il parametro social-SEO più importante.
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